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Classificazione Acustica del Territorio Comunale Relazione Generale |
Comune di MONTE ROBERTO Provincia di Ancona |
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CAPITOLO 4 LA DOCUMENTAZIONE TECNICA 4.8. Requisiti minimi prestazionali dei componenti edilizi Le prestazioni acustiche minime da verificarsi in opera secondo le metodologie di cui al D.P.C.M. 5/12/97 e norme tecniche UNI ed ISO collegate, sono espresse nella tabella B del medesimo decreto che di seguito si riporta:
TABELLA B - REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
ISOLAMENTO DA RUMORE AEREO ESTERNO L’isolamento da rumori aerei provenienti dall' esterno dovrà essere garantito da un valore minimo dell'isolamento acustico standardizzato di facciata D2m,nT' da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 140 parte 5a. La valutazione dell'isolamento viene effettuata a mezzo dell’lndice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata D2m,nT,w' da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 717 parte 1a. Costituiscono la facciata di un ambiente i componenti verticali e orizzontali (coperture) di un edificio, sia opachi che trasparenti, ed i piccoli elementi quali cassonetti, griglie di ventilazione, ecc.. Nella progettazione di una facciata occorrerà prestare attenzione ai seguenti fattori: Punto di vista del rumore. Prestazione fonoisolante del componente opaco; sono da privilegiare murature a cassetta con materiale isolante posizionato all'interno dell'intercapedine. Classe di permeabilità all'aria degli infissi; sono da privilegiare infissi con classe di permeabilità almeno AZ. Stratigrafia del componente vetrato; sono da privilegiare vetri camera stratificati, con spessore diversificato del componente esterno rispetto a quello interno. Gli eventuali cassonetti dovranno essere muniti di materia le isolante all'interno e limitare, per quanto possibile, la permeabilità all' aria. Le griglie di aerazione e ventilazione dovranno essere munite di dispositivo antivento. Per quanto possibile la suddivisione interna degli ambienti costituenti l'edificio dovrà essere progettata tenendo conto del clima acustico esterno nei vari periodi della giornata, in modo che la facciata relativa al locale sia esposta al minore livello sonoro durante il periodo di uso. A titolo di esempio, una camera da letto può avere la facciata prospiciente su una strada molto transitata durante il giomo, mentre una cucina può avere la facciata prospiciente su una strada molto transitata la notte. Per l'isolamento da rumore aereo esterno sono prescritti i seguenti valori minimi dell'Indice.
Nel caso in cui l'edificio rientri nei casi di cui all'art. 8 comma 3 della Legge 447/95, ovvero per le opere con obbligo di redazione della valutazione previsionale del clima acustico, possono essere richiesti valori di isolamento di facciata maggiori rispetto a quelli tabellati.
ISOLAMENTO DA RUMORE AEREO INTERNO L'isolamento da rumori aerei provenienti da altre unità immobiliari all'interno dello stesso edificio dovrà essere garantito da un valore minimo del potere fonoisolante apparente R' degli elementi di separazione tra gli ambienti, siano essi verticali che orizzontali, da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 140 parte 4a. La valutazione dell'isolamento viene effettuata a mezzo dell'Indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti R' , da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 717 parte 1a. Nella progettazione delle partizioni, occorrerà prestare attenzione ai seguenti fattori: Prestazione fonoisolante della struttura; per partizioni verticali sono da privilegiare murature a cassetta con materiale isolante posizionato all'interno dell'intercapedine. Per partizioni orizzontali sono da privilegiare strutture in laterocemento. Nel caso si realizzi una muratura a cassetta, è consigliabile che i due componenti principali presentino masse superficiali e/o spessori diversificati. La diversificazione sopra detta può essere realizzata anche a mezzo di materiali isolanti di opportuna densità, a condizione che tra questo e uno dei due componenti venga mantenuta una intercapedine d'aria di almeno 20 mm; se il materiale isolante presenta una densità inferiore a 40 kg/m3, può essere omessa l'intercapedine d'aria. Nel caso venga realizzato un controplaccaggio della struttura base, il componente aggiunto deve essere costituito da una materiale elastico accoppiato con un materiale massivo; l'intero sistema, oltre alle prestazioni acustiche, dovrà garantire anche la stabilità meccanica. Le partizioni dovranno essere desolidarizzate, per quanto possibile, dalle strutture rigidamente collegate; la desolidarizzazione può essere effettuata a mezzo di materiale elastico di opportuno spessore e resistenza meccanica. Nelle partizioni è da evitare, per quanto possibile, il passaggio di impianti tecnologici sotto traccia; in particolar modo è da evitare il posizionamento di: · collettori di distribuzione degli impianti termici; · scatole di derivazione degli impianti elettrici; · cassette di risciacquo degli impianti sanitari; · colonne di scarico degli impianti sanitari; · canne fumarie. Nel caso in cui non sia possibile ridurre la presenza degli impianti, questi devono essere rivestiti con materiali antivibranti e la chiusura della traccia deve essere realizzata con materiale avente massa superficiale minima di 10 kg/m2. Per l'isolamento da rumore aereo interno sono prescritti i seguenti valori minimi dell'Indice:
Qualora l'edificio rientri nei casi di cui all' art. 8 comma 3 della legge 447/95, ovvero per le opere con obbligo di redazione della valutazione previsionale del clima acustico, possono essere richiesti valori di isolamento delle partizioni interne maggiori rispetto a quelli tabellati.
ISOLAMENTO DA RUMORE IMPATTIVO L'isolamento da rumori impattivi provenienti da altre unità immobiliari all'interno dello stesso edificio dovrà essere garantito da un valore massimo del livello di rumory di calpestio di solai normalizzato L'n degli elementi orizzontali di separazione tra gli ambienti, da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 140 parte 7a. La valutazione dell'isolamento viene effettuata a mezzo dell'Indice del livello di rumore di calpestio di solai normalizzato L'n,w' da valutare secondo la Norma UNI EN ISO 717 parte 2a. Nella progettazione dei solai, occorrerà prestare attenzione ai seguenti fattori: - Prestazione antivibrante della struttura; sono da privilegiare sistemi a pavimento galleggiante dove la pavimentazione ed il massetto di allettamento sono separati elasticamente dal solaio e dalle partizioni verticali collegate, da un materiale isolante. - Il materiale isolante dovrà garantire prestazioni meccaniche idonee ed in particolare un basso valore di rigidità dinamica ed una buona resistenza a compressione, in modo da evitare schiacciamenti eccessivi nel tempo dovuti al carico distribuito costituito dalla pavimentazione ed ai carichi concentrati costituenti essenzialmente l'arredamento dell' ambiente. - Sono sconsigliati interventi di controplaccaggio all'intradosso del solaio; se viene adottata questa soluzione occorrerà valutare attentamente le trasmissioni per fiancheggiamento del rumore. - L'eventuale massetto alleggerito per il contenimento degli impianti ed il livellamento del solaio dovrà essere preferibilmente posizionato sotto il materiale isolante. - Particolare cura dovrà essere posta per la presenza di componenti quali canne fumarie passanti, porte a scomparsa, ecc. che possono amplificare il rumore trasmesso per fiancheggiamento. Per l'isolamento da rumore di calpestio sono prescritti i seguenti valori massimi dell'Indice.
RUMORE DA IMPIANTI Il rumore di impianti viene suddiviso in tre tipologie: · Impianti interni all' edificio: rumore di impianti prodotto all'interno dell'edificio e trasmesso tra unità immobiliari distinte. · Impianti esterni: rumore di impianti esterni all' edificio e trasmesso all'interno delle unità immobiliari. · Impianti interni all'ambiente: rumore di impianti prodotto all'interno della stessa unità immobiliare di installazione.
RUMORE DA IMPIANTI INTERNI ALL'EDIFICIO La rumorosità degli impianti a funzionamento continuo viene valutata a mezzo del valore del livello sonoro equivalente ponderato A (LAeq) e misurato in accordo a quanto prescritto dal D.M. 16/03/98. La rumorosità degli impianti a funzionamento discontinuo viene valutata a mezzo del valore del livello massimo di pressione sonora ponderato A, con costante di tempo Slow (LA,Smax) e misurato in accordo a quanto prescritto dal D.M. 16/03/98. Nella progettazione degli impianti occorrerà prestare attenzione ai seguenti fattori:
Per l'immissione di rumore da impianti sono prescritti i seguenti valori massimi dei livelli.
N.B. Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina.
RUMORE DA IMPIANTI ESTERNI ALL'EDIFICIO Il rumore immesso dagli impianti esterni all' edificio è regolamentato a mezzo della legge 447/95 e dal D.P.C.M. 14/11/97. Nel caso in cui l'edificio sia dotato di impianti esterni tale da potere arrecare disturbo al vicinato, alla documentazione di progetto dovrà essere allegata idonea previsione di impatto acustico, ai sensi dell'art. 8 comma 2 della legge 447/95. Rientrano tra questi impianti: - refrigeratori d'acqua/pompe di calore; - roof top; - compressori frigoriferi; - unità motocondensanti; - centrali/unità di trattamento aria; - elettroventilatori; - torri di raffreddamento; - centrali termiche ed idriche.
RUMORE DA IMPIANTI INTERNI ALL'AMBIENTE Il rumore immesso dagli impianti nello stesso luogo di installazione non dovrà generare un livello sonoro equivalente superiore ai seguenti valori di riferimento espressi in funzione della destinazione d'uso degli ambienti.
Valori superiori dovranno essere valutati e giustificati secondo quanto prescritto dalla Norma UNI 8199. Nella progettazione degli impianti interni all' ambiente occorrerà prestare attenzione al posizionamento ed alle caratteristiche degli apparecchi ed in particolar modo degli elementi terminali; le loro prestazioni acustiche dovranno essere valutate in funzione della geometria e del tempo di riverberazione dell'ambiente di installazione.
RIVERBERAZIONE SONORA Gli ambienti dovranno avere un tempo di riverberazione congruo con la loro geometria e la loro destinazione d'uso, in modo da permetterne una corretta vivibilità. In assenza di dati, per la progettazione può essere preso come riferimento quanto prescritto dal D.M. 18/12/75 "Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica...”, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nell' esecuzione di opere di edilizia scolastica". |
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