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Classificazione Acustica del Territorio Comunale Relazione Generale |
Comune di MONTE ROBERTO Provincia di Ancona |
CAPITOLO 4 LA DOCUMENTAZIONE TECNICA
4.13. Disposizioni in materia di vibrazioni Nel seguito si indicheranno i principali elementi per la difesa dal disturbo vibrazionale generabile da vibrazioni meccaniche di tipo continuo sia di ampiezza costante che variabile, intermittente o a carattere impulsivo, provenienti da: - sorgenti fisse o mobili di qualunque natura interne allo stesso edificio sede del ricettore sensibile; - sorgenti fisse o mobili di qualunque natura esterne al ricettore sensibile, ivi incluse quelle prodotte dalle diverse forme di traffico. L'introduzione di limiti massimi, diffusi peraltro da molto tempo in Europa, è riferita sia alla salvaguardia degli edifici storici, monumentali, o comunque costruiti prima del 1920, ovvero giudicati a rischio, sia alla protezione dell'uomo attraverso l'identificazione delle tipologie edilizie contenute delle specifiche norme tecniche che risultano: UNI 9614-90 - Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo UNI 9916-91 - Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici
disciplina degli edifici Tutti i progetti, relativi ad edifici a destinazione mista (residenziale/ commerciale), anche se già in possesso di concessione edilizia, ma per i quali non ancora è stato dato corso alle opere, in prossimità di sorgenti preesistenti potranno rispettare i limiti di cui alle norme sopra citate, sia durante la fase di cantiere per la salvaguardia dei ricettori sensibili contigui, sia nella successiva fase di insediamento delle attività qualora sia previsto l'uso di apparecchiatura in grado di provocare vibrazioni.
disciplina delle costruzioni Tutti i progetti, anche se già in possesso di concessione edilizia, ma per i quali non ancora è stato dato corso alle opere, di edifici contigui o che interessano edifici storici, antichi e/o costruiti prima del 1920, potranno essere integrati di relazione di impatto per la componente vibrazioni e rispettare durante le fasi di cantiere i limiti di cui alle specifiche norme sopra citate.
disciplina dei cantieri Per l'apertura di cantieri di qualunque natura in prossimità di edifici storici, antichi e/o costruiti prima del 1920, o all'interno di tali tipologie di edifici, la richiesta di concessione o di licenza dovrà essere integrata di relazione di impatto per la componente vibrazioni, completa delle caratteristiche tecniche riferite al sistema di monitoraggio che si intende impiegare.
disciplina delle attività Per l'esercizio di attività temporanee, di concerti e di intrattenimento all'aperto, in prossimità o che interessano edifici storici, antichi e/o costruiti prima del 1920, o all'interno di tali tipologie di edifici, la richiesta di concessione o di licenza potrà essere integrata da relazione di impatto per la componente vibrazioni e rispettare i limiti di cui alle specifiche norme sopra indicate. La predetta disposizione non si riferisce agli interventi di emergenza e soccorso, e della protezione civile, i quali potranno comunque essere segnalati all'Ufficio Ambiente.
Limitazione alla circolazione di mezzi pesanti Ai fini della protezione del patrimonio storico-architettonico e monumentale, potrà essere fatto divieto di circolazione di veicoli di qualunque natura con peso superiore a 35 q.li sulle strade con pavimentazione in pietra naturale e sulle strade adiacenti gli edifici costruiti prima del 1920; in tal caso, nell'ambito della attuazione del PUT potrà essere prevista affissione di idonea segnaletica.
disposizioni in materia di traffico In considerazione della vulnerabilità alla componente vibrazioni per alcuni edifici e in considerazione della presenza di diverse strade pavimentate a pietra naturale potranno essere adottati: - itinerari opportuni per limitare, ed ove possibile eliminare, il traffico veicolare sulle strade pavimentate in pietra naturale ed in prossimità di edifici storici, antichi e/o costruiti prima del 1920; - itinerari opportuni per la gestione dell'emergenza e della protezione civile, studiati di concerto con l'Ufficio Viabilità e/o con gli altri servizi comunali, e con i rappresentanti degli Enti ed Istituzioni interessate alla salvaguardia del territorio (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana ed altre Società di Pronto soccorso). - interventi opportuni per mantenere le vibrazioni prodotte dal traffico veicolare entro i limiti cui alle norme tecniche su indicate, ed a segnalare all'Ufficio Ambiente la mappa delle aree e degli edifici in cui è registrato il superamento dei limiti. L’Ufficio Ambiente, ai fini della salvaguardia del patrimonio storico e culturale della città, potrà realizzare campionamenti puntuali in aree ritenute critiche oppure una rete di monitoraggio per la componente vibrazioni, sui principali edifici e/o monumenti maggiormente esposti, per elaborare ed adottare idonee misure di salvaguardia.
limiti massimi consentiti I limiti massimi consentiti, sono distinti in relazione al disturbo alla persona ed al danno alle strutture degli edifici; i valori limite sono quelli della prima e seconda tabella per le vibrazioni a regime stazionario e pseudostazionario, mentre nella terza si riportano le accelerazioni limite complessive dei tre assi per i fenomeni vibrazionali impulsivi; nella figura di pagina seguente, si riportano la posizione dei tre assi per la posizione dei rilievi. Per quanto non specificatamente previsto va fatto riferimento alle norme UNI 9614/90, UNI 9916/91 ed ISO 2631/2 del 1985 e successive modificazioni ed integrazioni.
Vibrazioni di livello costante Valori e livelli limite delle accelerazioni complessive ponderate in frequenza per l’asse Z e per gli assi X ed Y
Vibrazioni impulsive Valori limite delle accelerazioni complessive ponderate in frequenza per i tre assi
modalità di misura Come unità di misura viene assunto il valore efficace (RMS) dell'accelerazione espresso in mm/s2. L'analisi in frequenza delle vibrazioni va effettuata in bande di 1/3 di ottava nel campo da 1 a 80 Hz (estremi inclusi). Le vibrazioni vanno rilevate nel punto più significativo dei locale o dell'edificio interessato dalle vibrazioni, orientando l'accelerometro secondo la terna di assi ortogonali ad un'altezza dal piano pavimento pari a m 1,20 ed orientati secondo le direttrici: - verticale: asse Z , ortogonale al pavimento; - orizzontale: asse X, parallela al piano pavimento ed ortogonale agli assi Y e Z; Direzione delle vibrazioni e posizione dei rilievi
Se il fenomeno vibrazionale risulta impulsivo e non energeticamente costante nei vari impulsi, l’effettuazione delle misurazioni deve essere effettuata esclusivamente con sonda accelerometrica triassiale collegata ad un analizzatore multicanale per il rilevamento contemporaneo sui tre assi; in tale caso non è quindi permessa l’esecuzione di misure con sonde monoassiali effettuabili quindi solamente in tempi diversi sui tre assi. Ai fini della previsione di impatto, dei progetti, delle verifiche eventuali e dei collaudi, come indice di riferimento va assunta la condizione peggiore riscontrata; la valutazione di impatto per la componente vibrazioni dovrà contenere il progetto esecutivo di smorzamento delle vibrazioni, completo di relazione tecnica e caratteristiche dei materiali impiegati, idonei a mantenere all'interno dei ricettori sensibili i livelli delle vibrazioni entro i limiti riportati all’Art. 19 del presente regolamento.
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