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Piano Regolatore Generale (IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.) Norme Tecniche di Attuazione |
Comune di MAIOLATI SPONTINI Provincia di Ancona |
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TITOLO IIIDISCIPLINA DEL TERRITORIO
Art. 42 ter - Norme specifiche per l'area "nuovo" D2.3
Destinazione d'uso consentite quelle di cui all'art.13 n.14 - artigianato di produzione e industria - tutti i tipi di attività artigianali e industriali che risultano compatibili con l'ambiente, compresi gli spazi di supporto, gli uffici, i laboratori di ricerca. - STE (superficie territoriale) = mq 65.135,90; - STE* (superficie territoriale compresa area già ceduta per parco fluviale = mq 68.275,90; - SF (superficie fondiaria) = mq 52.575,19; - ST (superficie totale) = mq 18.829,15; - Ic (indice di copertura) = 0.30 mq/mq SF - H (altezza) max = ml 10,50; - Parcheggi min. mq 4/mq 10 ST; - Distanze dai confini = ½ H max; minimo 5 ml; - Distanze dalle strade = min. 10 ml - Distanza minima dalla S.P. n.11 dei Castelli: ml.20; - DF = distacco tra edifici: secondo l'art.9 del DM 2/4/68; - Superficie ad uso pubblico (viabilità, verde e parcheggi) = area di cessione mq 12.022,71 di cui: mq 289,87 per viabilità, mq 3.303,17 mq per parcheggi pubblici e mq 8.967,67 per verde pubblico. Gli ingombri degli edifici sono indicativi e le tipologie edilizie riportate nel presente P.U. sono indicative e non prescrittive. Non costituiscono varianti sostanziali al P.U. variazioni planimetriche e di prospetto che non incidano sui parametri urbanistici complessivi e che risultino contenute all'interno del "comparto urbanistico" ferme restando le prescrizioni impartite dagli Enti partecipanti alla Conferenza. Al di fuori del "limite di edificazione", riportato in tav.05, limite verso il fiume e verso la collina arborea, non sarà consentita alcuna realizzazione edificatoria. Per quanto riguarda i materiali si specifica che gli edifici dovranno essere della medesima tipologia di quelli esistenti ed approvati in precedenza: prefabbricati in cemento colore grigio chiaro, finestre a nastro in alluminio come già realizzate, coperture di tipologia shed con guaina superiore color grigio chiaro, impianto fotovoltaico istallato a sud e finestrature a nord per l'illuminazione dei locali interni - come approvate in precedenza; le pavimentazioni interne saranno in battuto di cemento levigato come per gli edifici realizzati in precedenza; le pavimentazioni esterne pedonali dovranno essere realizzate in blocchi autobloccanti simil pietra, le aree di parcheggio, per quanto riguarda gli stralli saranno in elementi drenanti cementizi, di tipologia uguale arre aree già realizzate, mentre le aree di manovra saranno asfaltate. Sono previste le seguenti categorie di intervento: Manutenzione ordinaria (art.15), manutenzione straordinaria (art.16), ristrutturazione edilizia (art.19), nuova edificazione su lotto libero (art.24), sistemazioni del suolo (art.25). Gli interventi di nuova costruzione sono da attuarsi direttamente, tramite SCIA o PdC, dopo l'approvazione del presente PUA. La porzione di area tra fiume e viabilità ricadente nell'ambito PAI a rischio idraulico medio, delimitata dal perimetro di inedificabilità dovrà essere destinata esclusivamente a parco fluviale nel rispetto del progetto approvato e delle prescrizioni degli Enti. Norme specifiche per la porzione di area ricadente nell'ambito PAI da destinare a Parco fluviale: - destinazione d'uso consentita quella di cui all'art. 13 - n.27-Attrezzature per il verde - aree di uso pubblico sistemate con specie vegetali, percorsi pedonali e ciclabili, ed elementi di arredo, destinate alla ricreazione, al gioco libero, al riposo, al tempo libero; - 43 - Formazioni vegetali naturali, boschi residui, vegetazione ripariale; - sono esclusi interventi di nuova edificazione - è consentita la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali che abbiano l'obiettivo di valorizzare la fruizione del parco fluviale, possibilmente collocati in adiacenza o in prossimità di tracciati viari esistenti che consentano ampliamenti e messa in sicurezza adeguati alla realizzazione di tali percorsi, evitando così opere che creino impatto ambientale; - sono vietate attività che comportino la riduzione delle superfici occupate da formazioni vegetali igrofile; per queste sono consentiti solamente gli interventi di diradamento selettivo, secondo le norme stabilite dalla legge; - gli interventi connessi con le esigenze produttive delle attività agricole debbono essere volti anche alla riqualificazione dell'ambiente della pianura irrigua; - è vietata l'aratura di profondità superiore a ml. 0,5 nella fascia contigua di ml. 5 a partire dal margine della vegetazione riparia esistente; - tutte le specie arboree esistenti, comprese quelle lungo le strade, e quelle all'interno dei fondi (alberate, filari, siepi, querce camporili) debbono essere mantenute, incrementate e sostituite con specie autoctone in caso di morte; è, comunque, vietato l'abbattimento senza sostituzione di qualunque formazione vegetale esistente, ad eccezione degli impianti per l'arboricoltura da legno; - è prescritta la ricostituzione della vegetazione ripariale nei tratti di maggiore depauperamento o dove essa è stata completamente soppressa; per queste realizzazioni dovranno essere impiegate specie arboree ed arbustive autoctone a temperamento igrofilo, quali ad esempio: il salice rosso (salix purpurea), il salice da ceste (s. triandra), il salice di ripa (s. eleagnos) a ridosso dell'alveo ed il salice bianco (s. alba), il pioppo bianco (p. alba), il pioppo nero (p. nigra), l'ontano nero (alnus glutinosa), nelle parti esterne; è prescritto lo sfoltimento dei rovi e delle specie infestanti nei casi in cui impediscono la crescita delle essenze igrofile di tipo specifico; - vanno attuate idonee sistemazioni idraulico-agrarie capaci di garantire un rapido smaltimento idrico superficiale al fine di ridurre l'infiltrazione verso la falda dell'acqua gravitazionale potenzialmente inquinante, se ricca di nitrati. - vanno create zone di rispetto adiacenti ai collettori e alla viabilità (anche minore) sufficientemente ampie e caratterizzate dall'assenza di lavorazioni agrarie profonde, al fine di creare una fascia di filtro vegetale con funzione antierosiva e fitodepurante. |
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